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L'inaugurazione (1912)

L'Idea Cooperativa

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27 Apr 1912

Il Cardinale Arcivescovo a Milanino

Purtroppo una visita improvvisa e quindi non adeguatamente preparata, annota l’articolista. Tuttavia Sua Eminenza, di cui curiosamente non è indicato il nome nemmeno una volta (il Beato Card. Ferrari fu arcivescovo di Milano fino al 1921, anno della sua morte), accompagnato da un consigliere della Cooperativa Inquilini e dal Sig. Taramella, assistente ai lavori stradali, ha potuto visitare i quartieri in costruzione, il Palazzo della Filiale e l’Acquedotto esprimendo ripetutamente la sua meraviglia e augurando la buona riuscita dell’impresa “della quale si compiacque di professarsi ammiratore”.

“In quella occasione Sua Eminenza si dichiarò ben disposto ad assecondare i voti a lui pervenuti, da famiglie che già abitano a Milanino, perché si desse mano sollecitamente all’erezione di una prima chiesa che potesse soddisfare per qualche anno i bisogni religiosi degli abitanti attuali e futuri, salvo erigerne altre in seguito di tempo se l’aumentata popolazione lo renderà necessario. Diede perciò incarico formale al suo Segretario che l’accompagnava d’iniziare le opportune trattative con l’Unione. Noi riconosciamo che in realtà il bisogno di una chiesa più vicina e comoda di quella parrocchiale di Cusano è vivamente sentito da molti degli abitanti e non dubitiamo che l’Unione Cooperativa farà del suo meglio per appoggiarla, nei limiti delle sue forze. Una bella chiesina di puro stile lombardo, non troppo vasta ed opportunamente situata in mezzo a spazi verdi, costituirebbe, oltre al resto, anche un simpatico monumento della città e contribuirebbe al suo abbellimento."

La parte centrale di questo breve articolo lascia immaginare ci fossero delle discussioni circa le dimensioni della chiesa da costruire. Pragmaticamente il Cardinale propone di cominciare con una e poi, se necessario, farne altre. Ricordiamo che nel 1912 Milanino era in pieno sviluppo ed il piano urbanistico complessivo era stato previsto per ben 12.000 persone, un’intera nuova città se paragonata alle dimensioni dei borghi del contado di allora. Al censimento del 10 giugno 1911, Cusano sul Seveso registrò infatti poco più di 2.400 abitanti.

L’Unione Cooperativa, ovviamente, non può che dichiararsi a favore del progetto. La chiusura dell’articolo ci lascia però col sospetto di una adesione solo di circostanza: una chiesa, purché piccola e immersa nel verde, sarebbe un simpatico monumento per abbellire Milanino. Tutto qui?

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