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L’ing. Narducci propone due progetti di villini. Il primo, occupa una superficie di quasi 100 mq, ha una sala da pranzo di ben 24 mq ed al piano superiore 3 grandi camere da letto. Costa 15.000 lire. Il secondo invece, su una superficie di 175 mq, ha ben 8 camere da letto e locali a giorno illuminati da ampie vetrate a colori. Costa ben 27.000 lire.

 

Una lettera di un socio interviene nella discussione sui nomi da assegnare alle vie di Milanino (vedi le lettere sui numeri precedenti). Pur riconoscendo l’importanza dei valori della cooperazione e delle virtù civiche ad essa collegate (educazione, temperanza, concordia, risparmio, igiene, salute, lavoro, operosità, iniziativa, etc…), nomi che sembra Buffoli voglia utilizzare in gran quantità, la lettera caldeggia l’utilizzo dei nomi di fiori, come richiesto anche dal referendum tra i soci: si potrebbero ad esempio istituire ogni anno a primavera “delle gare di quartiere tra quei proprietari di casette che meglio avessero saputo o coltivare il giardino o adornare l’esterno delle case coi fiori da cui la lor via prende nome”. Con questo “si sarebbe evidentemente fatto opera di poesia e, al tempo stesso, di educazione sociale”.

l'Idea Cooperativa

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7 Ago 1910

Villini per Milanino - Ancora sul referendum

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