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Il colonnello a riposo Ferruccio Tremblement [uno pseudonimo, si scoprirà poi - NdR]), socio dell’Unione Cooperativa, lamenta il fatto che il tempo per le votazioni sia stato troppo ridotto e che non sia pubblicizzato a sufficienza il fatto che le votazioni erano aperte a tutti e non riservate ai soci della Cooperativa Inquilini. Ironizza sul fatto che la cooperazione abbia avuto il massimo dei consensi (171 voti) augurandosi di vedere presto Piazza dei dividendi e Via della Partecipazione agli utili; ma soprattutto si rammarica che la Patria abbia riscosso il minimo dei voti (20). E’ particolarmente contrariato poi dal fatto che al secondo posto si siano piazzate le Piante ed i Fiori, per cui non ci saranno strade dedicate alle città, alle persone benemerite, alle scienze ed alle arti, ma ci saranno Via della Cipolla o dell’Aglio, Via del Pepe e Piazza della Cannella e così via con un lungo elenco di denominazioni botaniche di dubbio gusto. Alla fine si chiede se il referendum si applicherà a tutta Milanino o solo alle strade della prima lottizzazione. A conclusione suggerisce di riservare “una piazzuola all’Italia” e “quattro vicoletti a Vittorio Emanuele, Garibaldi, Cavour e Mazzini. Anch’essi furono dei ‘Probi Pionieri’, anch’essi fondarono una splendida cooperativa che ci diede la Patria; e fu soltanto al sole dell’indipendenza e della libertà che poterono crescere le piante delle Cooperative. Vorrei proprio che ciò non fosse dimenticato dalle nuove generazioni, le quali devono persuadersi che assieme agli interessi possono vivere anche i sentimenti”.

l'Idea Cooperativa

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24 Lug 1910

Commenti critici sul referendum per la denominazione delle vie

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