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In un lungo articolo, corredato da molte fotografie, Luigi Buffoli racconta del suo viaggio-studio in Inghilterra con una delegazione di cui facevano parte un incaricato del Governo ed uno del Comune di Milano, oltre a rappresentanti di Enti e Cooperative interessate alle case popolari. Ha partecipato all’8° “Congresso Internazionale sulle case economiche” di Londra e visitato le città giardino di Letchworth, Hampstead, Port Sunlight, Bournville ed un sobborgo-giardino di Sheffield. Buffoli fu molto colpito dall’abbondanza di giardini, dalla varietà delle alberature, dai tracciati stradali ampi e sinuosi, dalle casette immerse nel verde, dai progressi igienici che si manifestavano in questi luoghi rispetto alle grandi città. Il modello della città giardino, grazie agli insuperati pregi igienici e morali della casetta unifamiliare, isolata o a schiera, con giardino e orto, si conferma come la soluzione ideale per migliorare le condizioni dell’insediamento urbano. Esso è particolarmente indicato per la classe media, costituita da impiegati, professionisti, piccoli commercianti, tutti rappresentanti

di quella borghesia lavoratrice che costituisce la maggior forza della nostra città, nella quale la famiglia conserva le sue pure tradizioni, di solidità e semplicità severa. Per questa classe che certamente non merita minori cure della classe operaia, perché di essa non meno economicamente disagiata, non era il caso di pensare a quelle enormi caserme che si chiamano da noi case popolari mentre era certo che avrebbe saputo apprezzare un’impresa che le avrebbe reso possibile di godere di una casetta per la famiglia in mezzo a quelle dolcezze della natura tanto desiderata”.

Tra le opzioni possibili, viene scartato l’esempio del villaggio di Lecthworth, a 56 km da Londra, un quartiere con pretese di autosufficienza economica, ritenuto un’impresa troppo complessa e dalle prospettive incerte. Più rispondente agli scopi del Milanino è l’esempio di Hampstead, un sobborgo residenziale subito fuori città per gente che continua a gravitare sulla città per i propri interessi ed affari. Hampstead, uno dei distretti di Londra, dista dalla City un’ora e mezza di omnibus o mezz’ora di treno:

In questo sobborgo giardino non vi sono stabilimenti industriali, vi si gode la tranquillità, la purezza dell’aria, la visione degli alberi e dei fiori, il senso di benessere ed il riposo che prolunga la vita; preservandola anche dai pericoli che corre quando la si passa costantemente ove ferve il movimento, ove l’aria è impregnata di miasmi, ove la vista non spazia, ove i sensi provano affanno ed ove il lavoro opprime”.

La Lettura

Ott 1907

Luigi Buffoli

Le Città a Giardini e Milanino

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