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L’assemblea approva all'unanimità la proposta del Consiglio di destinare un milione di lire per realizzare la costruzione di alloggi per i soci. Diversi soci espressero il timore che lasciare la città di Milano, per venire ad abitare a Milanino, avrebbe fatto perdere la possibilità di accedere ad alcuni servizi come l’iscrizione gratuita per i propri figli a scuole molto qualificate, la possibilità di concorrere per le borse di studio, … Gli impiegati pubblici, una categoria molto rappresentata tra i soci dell’Unione, domandavano come conciliare l’iniziativa con l’obbligo, per loro, di risiedere nel comune di Milano. Buffoli tranquillizza tutti assicurando che sarà possibile ottenere dal comune di Milano che “il nuovo quartiere sia considerato come aggregato alla città; basterà, all’uopo, presentar bene la questione”.  Circa il problema della distanza dalla città, ai soci che temono di non potersi allontanare per non trascurare i propri interessi in città, Buffoli spiega che bisogna spingersi “ove non sia arrivata la speculazione dei terreni”. Il risparmio così ottenuto consentirà la realizzazione dei servizi quali “l’ortaglia, la vaccheria, la lavanderia”. Le spese di trasporto quotidiano saranno ampiamente compensate dai risparmi sul prezzo della verdura e della frutta, “saliti a cifre enormi”, e sul prezzo del latte. Qualcuno chiede che le case restino sempre di proprietà dell’U.C. e che non siano cedute per lucro, che nel calcolo degli affitti si considerino anche le condizioni dell’inquilino, che gli utili non siano distribuiti ma usati a vantaggio di altre istituzioni simili, in modo che l’iniziativa mantenga il suo carattere altamente morale. Altri chiedono che, oltre alla città-giardino, si costruiscano anche case in città per chi non può allontanarsene.

Ecco l’ordine del giorno approvato, l’atto di nascita del Milanino:

L'Assemblea, mentre approva, plaudendo, la proposta di mas­sima del Consiglio di festeggiare il ventennio di vita sociale iniziando il programma di costruir case da affittare ai soci, e fa voti che tale programma sia largamente applicato,dà, anche ai sensi e per gli effetti degli articoli 10 e 41 penultimo capoverso dello Statuto sociale, ogni più ampio mandato ed autorizzazione al Consiglio stesso, e per lui al suo presidente, perché, entro un limite d'impegno di non oltre un milione, attui questo progetto, compia ogni più opportuna operazione al riguardo, ivi compresi la compera, la vendita e la permuta di ter­reni, il consentir istruzioni e surroghe ipotecarie, il rinunciare a ipo­teche legali, sollevando in ogni caso il Conservatore delle ipoteche da qualunque responsabilità al riguardo, ecc., e procuri finalmente i mezzi all'uopo necessari, sia contraendo mutui in quelle miglior forma che il Consiglio sarà per deliberare, sia facendo quella qualsiasi altra operazione finanziaria che fosse per dimostrarsi più opportuna, pur­ché non porti impegno superiore alla predetta cifra di non oltre un milione.

Il Nostro Giornale

141

Mag 1907

Luigi Buffoli

L'assemblea dell'Unione Cooperativa approva l'investimento per Milanino

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